Quella di Annamaria è una bella storia. È innanzitutto la storia di una donna che ha affrontato ogni sua scelta col sorriso sulle labbra, riuscendo sempre a trovare tracce di buono in qualsiasi esperienza vivesse. Annamaria è un’amica ed io conosco molto bene la sua storia. Ho scelto di raccontarla senza celare una certa forma di ammirazione nei suoi confronti. Lì dove in tanti si sarebbero fermati ad aspettare (forse invano) il treno dei propri sogni, magari in prima classe esclusiva, Annamaria ha deciso che la meta fosse più importante del viaggio, che il suo desiderio di indipendenza e libertà avesse la priorità su tutti i suoi progetti.
Me la immagino, con lo zaino pieno di libri e quaderni zeppi di formule matematiche, salire sul treno per raggiungere l’università. Lo studio forsennato, gli esami, anche qualche delusione per un voto non propriamente in linea con le aspettative, ma determinata a raggiungere l’obiettivo finale. E me la immagino a casa, tra problemi e studi di funzione, mentre prepara l’ennesimo esame, prima di andare in pizzeria, la sera, a lavorare.
E me la ricordo con la corona d’alloro in testa, il giorno della sua tanto desiderata laurea. Poi la scelta: «Mi iscrivo alle graduatorie Ata, vado a fare la bidella» e la sua prima chiamata, in un paese vicino al suo. Poi la destinazione annuale, a 600 chilometri da casa, lontano dalla famiglia, dal fidanzato che poi è diventato suo marito. In Emilia Romagna c’è rimasta tre anni.
In tanti hanno fatto la sua scelta, è vero. Ma in tanti non hanno avuto il coraggio di farla. Forse perché non l’hanno ritenuta gratificante? Forse perché non se la sono sentita di cambiare i programmi? Mi astengo dal giudizio, per carità. Ma ho pensato che raccontare la sua storia potesse servire a quanti abbiano bisogno di un piccolo stimolo per prendere in mano la vita e per capire che, anche se le cose no vanno come avevamo previsto, c’è sempre qualcosa di buono anche lì dove non ce lo aspettiamo. Annamaria mi ha aiutato in questo percorso. Qui, di seguito, una nostra chiacchierata del febbraio 2023 per “Storie di Puglia”, la mia trasmissione.
Storie di Puglia, febbraio 2023
La sua storia su tutti i giornali d’Italia
Devo essere sincero: quando ho chiesto ad Annamaria di raccontare la sua storia anche per un mio pezzo, pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno e poi sul Corriere della Sera, né io né lei ci aspettavamo una grande eco mediatica. È successo, però, che il suo volto sorridente è balzato sulle pagine di tutti i quotidiani italiani, che le sono arrivate decine di richieste di interviste. La sua “bella storia” aveva colpito.
Nessuno lascia la sua casa a cuor leggero
Ma, sia chiaro, Annamaria non si è “accontentata”. Annamaria ha inseguito i suoi sogni e li sta realizzando. Il suo sogno più grande era quello di costruire una famiglia, raggiungere l’indipendenza e la libertà. E non ha avuto paura di salire sul treno più scomodo. La meta le è valso il viaggio.